Capolinea
Aller et Retour
Un libro di Eugenio Ranieri
15,00€
Libro d’arte
Testo italiano
Anno edizione: 2019
Pagine: 36 | 21×29,7 cm
ISBN: 9788831952125
Età di lettura: Da 14 anni
Capolinea
Aller et Retour
Un libro di Eugenio Ranieri
15,00€
Editore: Ultrablu
Libro d’arte
Testo italiano
Anno edizione: 2019
Pagine: 36 | 21×29,7 cm
ISBN: 9788831952125
Età di lettura: Da 14 anni
Eugenio ha la passione per gli autobus e i tram, ne colleziona le foto, dei giorni nostri e d’epoca, da cui ritrae fedelmente ogni modello. La rappresentazione di questi soggetti è contestualizzata con una specificità e un’attenzione al dettaglio, propria dello sguardo di un orafo.
Sara, artista e illustratrice con numerose esperienze alle spalle, dopo aver scoperto il progetto Ultrablu attraverso instagram, ci ha contattato per una collaborazione. Osservando alcuni lavori di Sara, raffiguranti dei passeggeri, ha subito notato la complementarità tematica tra lei ed Eugenio, nonché quella del loro tratto figurativo. Quindi ha proposto ad entrambi di collaborare. Del resto, gli esperimenti di co-creazione tra artisti neurotipici e neuroatipici, costituiscono parte integrante degli obiettivi di Ultrablu.
Capolinea è frutto di questa inconsueta collaborazione artistica, nata a distanza, ma in grado di generare una relazione profonda tra i due autori. Inoltre, ha consentito loro, e di riflesso anche a noi, di esplorare al di là della dimensione individuale una straordinaria esperienza di condivisione, nel rispetto della differenza e nel reciproco arricchimento che da essa proviene.
Eugenio e Sara ci restituiscono la possibilità di immaginare di nuovo ciò che diamo per scontato: sono creatori di mondi che oltrepassano frontiere. Ciò che principalmente li accomuna è la capacità di sviluppare idee e di agire al di fuori di percorsi disciplinari consolidati, privilegiando forme libere di conoscenza e autoapprendimento.
Il loro libro testimonia la capacità del pensiero di uscire dai binari del conosciuto, per mostrarci nuovi margini di possibilità, di gioco, di forme e di prospettive. Il “diverso” sprigiona così il suo potenziale catalizzatore, collegando la percezione sovraindividuale a quel movimento di trasformazione costante, che ci permette di riconoscere la vera strada verso noi stessi.